“Le facce sono al buio per metà. La luce viene solo da una parte e dell’intera stanza non si vede altro che quell’altra metà di faccia illuminata per metà, come un Caravaggio. Bianco e nero, anime a nudo. Sono gli ergastolani che raccontano la loro storia e la loro vita nel docu-film «Spes contra spem - Liberi dentro”.
Paolo Foschini, Corriere della sera 22 settembre 2016
“Un manifesto contro la criminalità, scritto da criminali che sgretolano il mito del criminale stesso. Uomini con un ergastolo ostativo, un “fine pena mai” che oggi sono un manifesto delle istituzioni e che ringraziano senza dubbi chi li ha sottratti alle loro vite “libere” ma perdute”.
Sky tg24, 28 novembre 2016
"Il film è una lezione di realtà, dolore, umanità e bellezza.”
Marco Dotti, Vita.it
“Le anime sono quelle spezzate di mafiosi e criminali, raccontati senza alcun filtro e attraverso il giogo dell’ergastolo Ostativo, un “fine pena mai” che uccide la speranza e può essere interrotto solo diventando collaboratori di giustizia.”
Michele Faggi, Indie Eye
“L’avvio del superamento dell’ergastolo ostativo, [è avvenuto] soprattutto grazie al docufilm di Ambrogio Crespi, Spes contro spem-Liberi dentro, che ha avuto una forza dirompente”
Santi Consolo, L’Unità, 7 Gennaio 2024
“Un’opera che riesce a raccontare in maniera forte ma anche profonda la questione delle carceri e in particolare i casi di ergastolo ostativo”
Michele Anzaldi
“È un manifesto contro la mafia, racconta cosa toglie la criminalità”
Andrea Orlando (Ministro della Giustizia)
"Un film-documentario, di un realismo sincero e mai spettacolare coinvolgendo alcune persone vicine a Giorgia (la sua più cara amica, Beppe che poi diventerà il suo fidanzato, la mamma, i medici che l’hanno operata) nel portare le loro testimonianze."
Non Solo Cinema
“Un cast unico, che ha permesso di raccontare dalla viva voce dei protagonisti cosa voglia dire essere tutti i giorni in trincea, in luoghi di frontiera, dove il confine bene/male spesso viene confuso e troppe volte purtroppo è sfumato, cancellato, dimenticato.”
Huffington Post
“Nell'opera del regista Ambrogio Crespi si vede una rivincita che parte dal Sud per essere esempio nel Paese.”
Quotidiano Nazionale
“Tra processi, carcere e la Grazia concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Luca Telese è voluto andare fino in fondo per capire cosa è successo perché questa sembra una storia mai vissuta, tanto incredibile da sembrare frutto della creatività di qualcuno.”
Wall Street Italia
“Un capolavoro fatto di forza, amore, di famiglia e amici, di vita, di resilienza, ma anche di paura, di senso di impotenza.”
Pietro Ferraro, Cineblog
“Un film coinvolgente, bello, intenso […] che mette al centro l’umanità e non ovviamente con un concetto di pietas ma che ha una sua valenza di dignità civica.”
Andrea Ostellari
[Un film che ha la capacità di] “rappresentare la giustizia come uno strumento per la pace sociale.”
Giovanna di Rosa
“Un’opera che incarna l’Italia della giustizia e che solleva importanti interrogativi sul ruolo dello Stato nella vita dei cittadini”
Edi Rama
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